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      L'UFFICIO 4.0 E' LIQUIDO. LA POSTAZIOE FISSA DELL'OFFICE LASCIA IL POSTO AD AMBIENTI MULTITASKING E DISLOCATI NELLE CITTA'.

      • ANNO: 2018

      Ci sono dati che dicono che in media, in una vita, spendiamo 99.117 ore lavorando, a volte più del tempo che trascorriamo all’interno delle mura domestiche. Oggi però questo non è più del tutto vero. Grazie alla digitalizzazione, il mondo del lavoro ha sùbito negli ultimi anni profondi cambiamenti, che hanno modificato non solo le modalità di svolgimento dell’attività, ma anche i suoi spazi.


      I nuovi strumenti tecnologici permettono, per esempio, di lavorare da casa, come nei luoghi pubblici della città, ad esempio ristoranti, lounge, bar, piazze, parchi. Di conseguenza la qualità del lavoro e i tradizionali uffici vanno incontro ad una nuova era, che vede la persona sempre più autonoma nella gestione del proprio tempo e del proprio ‘spazio’ e la postazione di lavoro un luogo sempre più smaterializzato, che lascia il posto ad ambienti con altri valori, distanti dalla pura funzionalità.


      Come saranno dunque gli uffici del futuro? Lontani dall’avere quell’aspetto rigoroso e autoritario che caratterizzava lo spazio ufficio di una volta, quelli contemporanei sono ambienti aperti al design, alla ricerca del dettaglio, più accoglienti e informali.


      Prendiamo in prestito un’affermazione di Cristiana Cutrona, fondatrice dello studio Revalue di Milano, con una vasta esperienza nel settore ufficio e curatrice dell’allestimento A Joyful Sense at Work, presentato nella sezione Workplace 3.0 del Salone del Mobile 2017. Cutrona afferma che i luoghi di lavoro «Saranno soprattutto il luogo delle relazioni. Di fronte a un mondo soggetto a cambiamenti imprevedibili e dove predomina la tecnologia, è fondamentale riportare l’attenzione sull’uomo.»


      A Joyful Sense at Work ha messo in scena una nuova concezione attraverso una piazza virtualmente divisa in tre “aree” dei bisogni: l’area della Concentrazione, l’area della Condivisione, l’area della Creatività, tutte convergenti in una grande piazza centrale, un Tessuto Poroso, spazio filtro, area intermedia tra pubblico e privato, luogo di opportunità e scambio.


      Con un ritorno di attenzione sulla persona e il suo benessere, piuttosto che sulle prestazioni, la progettazione dell’interior design degli uffici, si pone oggi nuovi obiettivi, sia nella definizione del layout degli spazi, sia nella scelta degli arredi. I nuovi trend del design prevedono zone per la socializzazione e la condivisione e altre per l’isolamento, zone relax e spazi per il gioco, aree che stimolano l’immaginazione e l’invenzione.


      L’obsoleto open space standard lascia spazio ad un open office inteso come ambiente flessibile, mutevole, multitasking, personalizzabile e soprattutto confortevole.


      In questa direzione, gli arredi firmati Baxter, caratterizzati all’uso di materiali con texture tattili come le pelli, accostate a finiture raffinate quali metalli e pietre, e lavorate con maestria per dar vita a mobili comodi e accoglienti, rendono gli spazi caldi, le aree meeting e le zone relax ricercate.


      La cura estrema del dettaglio che caratterizza la produzione rende gli ambienti empatici, perfetti set fotografici per quell’utenza di nuovi smart worker il cui mondo è destinato ad essere condiviso sui social.

       

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