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      “PUNTI DI VISTA” BY BAXTER: CHI SONO I TRE FINALISTI DEL CONTEST LANCIATO CON OFFICINE, E QUALI LE PREVISIONI DI CHI STA DIETRO LE QUINTE DI UN PROGETTO COSÌ ATTUALE

      • ANNO: 2019

      Sta finalmente prendendo forma “Punti di Vista”, il percorso di formazione per giovani filmmaker organizzato da Baxter e OffiCine durante la Milano Design Week 2019. Tre promettenti talenti del cinema, scelti da Baxter, riprenderanno i retroscena del Fuorisalone con uno smartphone. Il risultato finale: un film-documentario che racconta la città di Milano con i suoi eventi più mondani, legati al design e non solo, attraverso gli occhi delle nuove generazioni.

      Ma come nasce questo progetto e perché?  “La curiosità che vedo limpida e cristallina negli occhi dei giovani, il loro tipico approccio libero dalle convenzioni, intrinsecamente digitale ma con uno sguardo capace di riconoscere la bellezza… Questo mi ha spinto a voler vedere prima e raccontare poi il fantastico mondo che è Milano durante i Saloni, con occhi diversi dai miei”, esordisce Paolo Bestetti, CEO Baxter.

      Continua Silvio Soldini regista e Supervisor Artistico del progetto “Punti di Vista”: “Lavorare con i giovani che vogliono fare questo mestiere mi arricchisce e mi stimola molto. Io credo che questo contest creativo possa essere una vera opportunità di crescita per i ragazzi, un’occasione per sperimentare l’apertura a mondi e linguaggi visivi diversi”. Non è un caso, infatti, che per girare il video verrà usato solo uno smartphone: una scelta ponderata, pensata per un pubblico giovane che fruisce gli strumenti tecnologici quotidianamente. 

      Dopo centinaia di candidature inviate, i tre finalisti del contest sono stati scelti da Mattia Colombo, Coordinatore del corso: “Per scegliere i candidati ideali di “Punti di Vista” abbiamo valutato la preparazione tecnica, la propensione all’apprendimento, all’ascolto e al lavoro di squadra. Ma anche le capacità di scrittura e le doti umane: l’entusiasmo, la passione e uno sguardo al di fuori dei canoni tradizionali”. Sono stati premiati i lavori di maggiore sperimentazione e versatilità, realizzati con gusto estetico e cura formale. 

      Si chiamano Davide, Nicolò e Beatrice – i tre giovani, talentuosi, ambiziosi finalisti di “Punti di Vista”. Vengono da angoli diversi dell’Italia, ma hanno in comune la passione per il design e il sogno di diventare filmmaker. “Credo che i sogni, per concretizzarsi, debbano essere vissuti con obiettivi graduali. Il mio prossimo obiettivo è trovare un punto di vista fresco da cui partire per raccontare la Milano Design Week 2019” dice Beatrice Sancinelli. Ognuno di loro ha un proprio punto di vista di questo Salone 2019 in arrivo: “Sono di Bari, ma ho studiato e vissuto a Milano, di cui ho sempre apprezzato la mondanità urbana con lo sguardo ingenuo dello straniero. Penso al Salone come fosse l’irraggiungibile e bellissima ragazza dell’ultimo anno, e ora è arrivato il momento di incontrarla”, commenta il giovane Davide Angiuli.

      Per i tre finalisti c’è un finanziamento offerto da Baxter per supportare un progetto: “Vorrei realizzare il mio primo documentario, insieme al mio amico e collega Jacopo. Il titolo è “Arimo”, un film sull’adolescenza all’interno di una casa-famiglia per minori allontanati dalle famiglie originarie, e su come il cinema e l’immaginazione possano rendere più sopportabile il peso di una simile esistenza”, ha detto il milanese Nicolò Braggion.

      Come consiglio a questi ragazzi, il regista Soldini risponde di studiare bene tutto ciò che è venuto prima degli Anni 2000, “perché il cinema viene da molto lontano e c’è tanto da imparare da chi ha fatto la sua storia”. Giovanni Ottonello, Art Director di IED – Istituto Europeo di Design, crede fermamente che le nuove generazioni siano l’arma vincente del futuro tecnologico in questo settore. “La realtà lavorativa di oggi può spaventare, ma con i laboratori di OffiCine cerchiamo di supportare i giovani ed educarli a reagire agli imprevisti. La loro forza è il linguaggio digitale appreso naturalmente, e questo li rende aperti a tutti i background culturali”.

      Ci sono anticipazioni su quello che vedremo nel docu-film finale? No, perché lasciare che la curiosità ci stimoli è proprio lo scopo del progetto. L’appuntamento è al Salone del Mobile di Milano 2019.

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