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Eclettismo postmoderno, Dharma
Tra gli aggettivi scelti dalla critica per dare un’identità all’architettura postmoderna, ce n’è uno, in particolare, che ne coglie l’aspetto più fantasioso e ironicamente leggero, è “neoeclettico”. Leggendolo riusciamo a far veleggiare l’immaginazione verso terre che ci aspettano, pronte a essere riscoperte con occhi diversi.
Dharma, la nuova collezione di Baxter, si ispira a quel momento dove il progetto gioca con la citazione e l’ornamento torna al centro dell’interesse anche nel design, quegli anni Settanta fatti di glamour oltre la moda, e li traduce in quattro pezzi scultorei, plastici, solidi e, insieme, dinamici.
Sgabello, poltroncina, panca e lettino, nelle finiture laccate, guizzano di riflessi glossy e informano l’outdoor di una diversità a cui viene immediatamente voglia di avvicinarsi. La palette cromatica è presa in prestito dalle tele pop, borghesi e vibranti di vita ordinatamente composta, dipinte da David Hockney. Per rassicurarci e darci una seduta confortevole, c’è la possibilità di accessoriarli con cuscini e materassini in pelle o tessuto in una vasta gamma di varianti pensata anche per stare all’aperto, i grandi classici di Baxter.
“Volevamo sperimentare e staccarci dall’utilizzo di materiali per esterni che imitano quelli naturali. Ci siamo chieste cosa avremmo voluto trovare intorno a una piscina in un caldo pomeriggio di sole”, racconta Studiopepe, a proposito di questa collaborazione.
L’inconsueto di cui improvvisamente non si riesce a fare a meno; tanto evocativo di epoche che ci sembra di aver vissuto, di luoghi frequentati, tanto ben costruito e contestualizzato, da essere perfetto, oltre che in giardino e in veranda, anche in camera da letto, o in un living. Il carattere dei complementi Dharma è quello di un pool party riuscito, di una compagnia scanzonata e colta, di un’amicizia appena iniziata e ricca di promesse.
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