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      MANIFESTO OUTDOOR

      La nuova linea outdoor di Baxter è un manifesto di valori che si rinnovano. Nata dall’esigenza di arredare anche l’esterno, di guardare al “fuori” nella sua totalità, è frutto di una ricerca durata diversi anni. È uno studio attento sulle forme e i materiali che esprime la volontà di dare una coerenza non solo creativa ma anche strutturale, tangibile, allo spazio e all’immaginario.

      Disegnati in-house e insieme ad alcune delle firme familiari ai codici di Baxter, i pezzi che la compongono sono pensati in modo da dialogare tra loro e con l’interno; versatili, costituiscono un ponte ideale tra l’esistente e il futuro. Sedute, dormeuse, tavolini e tappeti, colonizzano la terrazza, il giardino, si spingono fino a bordo piscina: sono tra gli altri Himba di Lazzeroni, Dharma e Narciso di Studiopepe, Arizona e Manila di Paola Navone, insieme a quelli in ceramica e ai tessuti messi a punto dall’Ufficio Stile.

      Al di là della soglia dell’interior, inizia un viaggio che rafforza la vitalità e il carattere ironicamente giocoso dell’archivio. Nell’inconsueto, nel formalmente inaspettato, c’è il fil rouge che lega ogni complemento e fa da collante alla molteplicità di voci che costituiscono la proposta di Baxter. Le sedute e i lettini scultura di Lazzeroni, in legno, guardano alle silhouette solide e movimentate del design brasiliano; in primavera e in estate sono compagni delle nostre giornate all’aperto, nelle stagioni fredde, si lasciano ammirare, come guardiani immobili, nel loro profilo dinamico. Così sono anche i suoi tavolini in terra cruda.

      La rivoluzione postmoderna dell’ornamento fine a se stesso, in Dharma, con le sue finiture laccate, si declina in più misure; la troviamo nel patio ma anche nel living o in camera da letto, le sue geometrie accendono nella memoria il ricordo di architetture senza tempo. In Narciso, invece, diventa una lezione sul comfort: avvolgenti divani e poltrone che celebrano la comodità grazie a un lavoro sinergico sul tessuto tra Baxter e Studiopepe. La necessità di differenziarsi si rivela allora in soluzioni che al tatto restituiscono la sensazione dei cotoni e dei lini grezzi, la loro freschezza, mentre nel DNA hanno la nobiltà del filato ecologico, ottenuto con tecnologie innovative e perfettamente conforme al sistema di gestione ambientale di Baxter. Allo stesso modo le pelli abbinabili all’outdoor di Antonio Sciortino, derivate dalla nautica, la cui bellezza, autentica, aumenta con il passare delle stagioni. E poi Keramiké, ceramica che sembra fatta d’acqua e smalto, in forma, ancora, di tre tavolini.

      Irriverente incursione che ci spinge a modulare lo spazio con sofisticata libertà, Arizona, sintetizza il tratto più giocoso del design di Paola Navone. Così anche la poltrona e la poltroncina Manila, che nella morbidezza stondata delle loro scocche, interpretano per la contemporaneità una tendenza anni Settanta. Elephant e Rimini, divano, chaise longue, poltrona e lettino, condividono la stessa agile lievità. Il grande tavolo in pietra Matera rinasce nella texture pittorica della Palladiana Green.

      Tra loro due tappeti, intrecciati a mano, tessuti in piano e con tecnica Kilim, in India e in Nepal, in tinte unite e, di nuovo, in filato ottenuto dalla riconversione post consumer di bottiglie in PET con un processo di depolimerizzazione. Le tradizioni antiche che si sposano con il presente. Trait d’union sono tre palette cromatiche: dominate dagli azzurri che virano ora alle leggerezze dell’avio, ora alle densità dei viola; le sferzano tocchi di caramello. A completarli, le rinfrescanti finiture verderame e quelle più calde, preziose, del rame acidato. Il nuovo capitolo di Baxter tra cielo e terra.

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